Il Metodo "Dillo con la Voce"
Fondatrice dott.ssa Ivana Simonelli
Presentato nel Settembre 2014 al Quatrième Colloque International "Discours, représentations, argumentations" Thème - Culture et représentations sociales - Convegno Internazionale promosso dall'Università di Bergamo. E' un marchio depositato e registrato dall'ottobre 2014.
A volte, come adulti, è difficile interpretare il comportamento di un bambino o individuare il bisogno/desiderio che egli ha di comunicare le proprie emozioni e i propri stati d’animo.
Per il piccolo la modalità comunicativa non verbale, esternata tramite le espressioni del viso e del corpo, è assolutamente naturale ed elettiva. Per esprimere le proprie emozioni utilizza tendenzialmente ciò che il suo corpo mette a disposizione: i silenzi, le urla, le lacrime, il pallore, il rossore, i calci, i pugni, lo sguardo, le smorfie, il sorriso, i salti, le corse, le chiusure, i ritiri, i “capricci”….
Utilizzare le parole per esprimere le proprie emozioni, invece, sovverte il piano degli agìti e apre la via alla narrazione di sé, alla condivisione del proprio intimo sentire.
Il metodo “Dillo con la Voce”, nasce nei primi anni 2000 dagli studi e dalle sperimentazioni di Ivana Simonelli. Il metodo, presentato ai bambini fin dalla più tenera età, si basa sul principio per cui le emozioni possono essere esplicitate anche con le parole e non solo con i comportamenti.
Promuove l’utilizzo della voce come strumento espressivo e il linguaggio verbale costituisce il mezzo per raccontare di sé e rappresentarsi all’altro.
La stringa “Dillo con la Voce” risulta particolarmente adeguata con i bambini perché è di rapida esplicitazione e comprensione. A differenza della stringa “Dillo con le Parole” (che è prevista dal metodo ma utilizzata con gli adolescenti e gli adulti) essa pone l’accento sullo strumento pratico e concreto da utilizzare: la voce.
Promuove il riconoscimento, la legittimazione e la condivisione delle emozioni tra bambini-bambini, bambini-adulti, adulti-adulti. Permette agli adulti (genitori, insegnanti, educatori) di utilizzare modalità di individuazione, comprensione, legittimazione, rielaborazione degli aspetti emotivi indicando nelle “parole” una modalità funzionale per esprimere emozioni, stati d'animo, sentimenti. La funzionalità è bi-direzionale: il bambino apprende dall’adulto come esprimersi con le parole e gode della possibilità di essere compreso così come l’adulto gode della possibilità di comprendere con più facilità il mondo interno del piccolo, senza chiedere a se stesso continui sforzi interpretativi necessari laddove la comunicazione è prettamente comportamentale e non verbale.
Utilizzato nei diversi contesti (famiglia, scuola, extrascuola), si configura come premessa nelle situazioni di conflitto, affinché la parola sia il mezzo per poter esprimere e condividere reciproci pensieri ed emozioni.
Il Metodo di Ivana Simonelli “Dillo con la voce” trova i suoi principali riferimenti nelle teorie Psicanalitiche, della Psicologia del Linguaggio e della Psicosocioanalisi.
…la visione globale dei sistemi viventi suggerisce come null’altro sia più, trasversalmente, “motore” delle emozioni! Esse si manifestano come processo di sfondo che intreccia momenti, trame, percorsi e storie evolutive fra loro e nell’adattamento al contesto ambientale, fino all’esperienza sociale e culturale…
L’emozione fonda il gioco “mente-corpo-contesto”, essa è un vissuto di appartenenza a quanto ci circonda, collegando il dentro (di noi) con il fuori e definendo così le qualità relazionali della rete dei rapporti organismo-ambiente”. (Walter Fornasa, 2000)